Protesi di caviglia e alluce per ritrovare la voglia di muoversi

28 Luglio 2016
Protesi di caviglia e alluce per ritrovare la voglia di muoversi

Alla scoperta dell’ortopedia della clinica eporediese

Da quasi quattordici anni il Dott. Angelo Bertelli è Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia della Clinica Eporediese di Ivrea dove ogni anno, insieme alla sua équipe, esegue circa 1400 interventi.
“Possiamo dire di abbracciare quasi tutta la chirurgia ortopedica specialistica – esordisce il Dott. Bertelli – dalla chirurgia protesica agli interventi in endo-artroscopia. Ciò che rappresenta il nostro fiore all’occhiello è certamente la chirurgia del piede ed in particolare quella che riguarda la sostituzione articolare protesica di caviglia e alluce e quella endo-artroscopia di caviglia e piede”.

Partiamo quindi dalla protesi di caviglia che viene impiantata dal Dott. Bertelli aiutato dalla sua équipe composta dal Dott. Alberto Graziano, esperto chirurgo dell’anca e della spalla; dal Dott. Antonio Intrieri; dal Dott. Achille Rondini e dal Dott. Simone Belsanti. Non sono moltissimi in tutta Italia i Centri che eseguono questo tipo di intervento che si rende necessario quando il movimento dell’articolazione risulta ormai seriamente compromesso.
L’articolazione della caviglia, infatti, è facilmente interessata da processi artrosici degenerativi con conseguenze che possono essere molto invalidanti. Oggi sono sempre più comuni i casi di persone, spesso giovani, che in seguito a episodi traumatici (incidenti sportivi o stradali) si trovano a fare i conti con un quadro di degenerazione articolare progressiva che, se non tenuto attentamente sotto controllo, può sfociare in una limitazione funzionale più o meno invalidante, impedendo non solo la pratica sportiva, ma anche attività comuni come passeggiare, guidare e lavorare. Nelle fasi avanzate dolore e perdita del movimento possono quindi imporre importanti limitazioni.
La buona notizia è che è possibile ottenere un significativo recupero funzionale e un miglioramento della qualità della vita con il ricorso a una protesi. Questa strategia, quando ben utilizzata, offre indubbi vantaggi rispetto alla sua unica alternativa ovvero l’artrodesi o blocco totale della caviglia.
“Dopo gli esami radiografici (RX e TAC), stabilito che l’articolazione della caviglia non sia più recuperabile – spiega il Dott. Bertelli – si programma l’operazione che consiste nella sua totale sostituzione tramite l’impianto di una protesi che, a differenza di quanto avviene per quella del ginocchio, non viene cementata . Il paziente può riprendere a camminare con le stampelle già dopo 15 giorni dall’intervento e raggiungere il pieno recupero articolare nell’arco di 2/3 mesi. Una volta ristabilito del tutto si possono riprendere anche sport in scarico quali bicicletta o nuoto”.
Altro fiore all’occhiello per la chirurgia ortopedica della Clinica Eporediese è la sostituzione articolare dell’alluce con un sistema spaziatore/ protesi.
“Sono 10 anni ormai che portiamo avanti una casistica relativa all’impianto di spaziatoriprotesi di alluce – spiega il Dott. Bertelli – Questo tipo di intervento si esegue in pazienti con gravi patologie artrosiche o reumatoidi e negli insuccessi di precedenti interventi sull’avampiede”.
Oltre all’alluce rigido (patologia congenita che comporta una precoce degenerazione articolare) la cartilagine può degenerare in seguito a esiti di traumi fratturativi o di insuccesso di chirurgia correttiva di alluce valgo.
“Anche in questo caso – prosegue il Dott. Bertelli – viene inserita una piccola protesi in silicone, con gromets metallici, che va a ridare mobilità all’alluce facendo regredire la sintomatologia dolorosa, permettendo così al paziente di tornare a svolgere le normali attività quotidiane e anche sportive di discreto livello”.
Oltre agli interventi menzionati, il Dott. Bertelli e la sua équipe eseguono anche interventi di chirurgia artroscopia di caviglia e piede.
Vengono trattate non solo le patologie articolari anteriori e posteriori di caviglia, ma anche quelle a carico di articolazioni “più difficili” come la sottoastragalica e quella di alluce. I traumi distorsivi di questa articolazione sono frequenti negli sport di contrasto e gli esiti invalidanti richiedono soluzioni terapeutiche chirurgiche che eseguite in artroscopia danno la possibilità di recupero agonistico più veloce.
Infine per quanto riguarda la chirurgia del piede piatto dell’adolescente la clinica eporediese è ormai diventata centro di riferimento e per questo vengono organizzate sedute apposite nel periodo pre natalizio, pasquale ed estivo per evitare disagi scolastici a pazienti e genitori.


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